Etichette
“Nessuna cosa è dove la parola manca.“
Stefan George (poeta tedesco, 1868-1933)
Il verso di George – che, evocando una trama del reale non percepita né condivisa se non da qualche filosofo, pone necessariamente sé stesso a principio e premessa di sapere e cultura – indica anche la via lungo la quale ogni realtà sociale inevitabilmente si compone e alla quale si affida. I nomi (τά ὀνόματα) diventano attributi e sono usati per la costruzione dello spazio sociale: sanciscono ruoli, relazioni e gerarchie, definiscono intimità e distanza. “Sii la tua etichetta, non osare varcare i confini che ti sono stati assegnati. In caso di sconfinamento, altre etichette sono comunque pronte per il malcapitato: le etichette della barbarie, sulle quali campeggiano il profilo del malato, del folle, del terrorista…” (M. Benasayag e A. Del Rey, Elogio del conflitto, Feltrinelli, pag. 164).
terra cruda, acrilici e smalti su legno multistrato, cm. 4X7