Sacèlli
Accessi confinium mortis et, calcato Proserpinae limine, per omnia vectus elementa remeavi; nocte media vidi solem candido coruscantem lumine; deos inferos et deos superos accessi coram et adoravi de proximo. Ecce tibi rettuli quae, quamvis audita, ignores tamen necesse est.
Io arrivai ai confini della morte, posai il piede sulla soglia di Proserpina, e poi tornai indietro passando attraverso tutti gli elementi: nella notte vidi risplendere il chiaro fulgore del sole; mi avvicinai agli dèi degli inferi e a quelli del cielo, e li adorai da vicino. Ecco, ti ho riferito: ma quello che hai ascoltato, è necessario che tu non lo capisca.
Apuleio, XI-23
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tecnica mista su tela, cm. 20×20